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Sequestro discarica di Conversano

Sequestro discarica di Conversano: Legambiente esprime preoccupazione per il possibile inquinamento della falda e chiede alla Regione Puglia la convocazione dell’Osservatorio Rifiuti per monitorare la corretta gestione del ciclo dei rifiuti in Puglia

discarica«Siamo fortemente preoccupati per le possibili conseguenze che tali comportamenti illeciti determineranno, non solo dal punto di vista delle ripercussioni sulla salute dei cittadini - a causa dell’eventuale disastro ambientale dovuto al possibile inquinamento della falda - ma anche da quello legato allo smaltimento dei rifiuti della discarica di Conversano che, ora, saranno condotti altrove con un innalzamento notevole dei costi di gestione. In Puglia purtroppo sono ancora basse le percentuali di raccolta differenziata e ancora tanti i rifiuti indifferenziati che vengono smaltiti in discarica». 

È perentorio Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia all’indomani dell’operazione condotta dai Carabinieri del Noe e della Guardia Costiera che ha portato il gip del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli al sequestro preventivo senza facoltà d’uso della discarica di Conversano in contrada Martucci. 

In questi anni Legambiente, attraverso i circoli di Mola di Bari e Conversano, è sempre stata in prima linea sul fronte della discarica in Contrada Martucci, evidenziando, tra le altre cose, il mancato decollo della raccolta differenziata porta a porta secco/umido nei ventuno Comuni che smaltiscono nella discarica di Conversano.

«Chiediamo alla Regione Puglia, alla luce di ciò che sta accadendo a Conversano, di convocare quanto prima l’Osservatorio Regionale Rifiuti, istituito con legge regionale 36/2009, al fine di monitorare la corretta gestione del ciclo di rifiuti in Puglia».