Spiagge e fondali puliti 2016
Da venerdì 27 a domenica 29 maggio torna il weekend di pulizia di spiagge, scogliere e fondali
Tanti gli appuntamenti in Puglia dal Gargano al Salento
4 le spiagge oggetto di indagine sulla Beach Litter: sulle dune costiere di Lesina e Varano, le più esposte alle correnti, in un’area di circa 1000 m² stimate 4500 bottiglie di plastica, 1500 di vetro, 20 mila resti di plastica per allevamento mitili, 80 cassette di polistirolo e tanti piccoli frammenti di plastica
Torna anche quest’anno il weekend di Spiagge e Fondali Puliti – Clean Up the Med: da venerdì 27 a domenica 29 maggio tante le iniziative in Puglia che vedranno i cittadini armati di guanti e sacchi protagonisti nella pulizia di spiagge, scogliere e fondali, per compiere un importante gesto collettivo di volontariato ambientale e proteggere un bene comune trasformato troppo spesso in discarica a cielo aperto.
Milioni di tonnellate di rifiuti finiscono, infatti, nei mari del mondo ogni anno. Secondo l’UNEP circa il 70% di questi rifiuti affonda, il 15% galleggia in superficie e un altro 15% resta nella colonna d’acqua.
I volontari daranno la caccia soprattutto alla plastica che è il materiale più trovato sulle spiagge. Per questo motivo quest’anno Legambiente, in occasione di “Spiagge e fondali puliti”, chiede ai cittadini di segnalare la presenza di lacrime di sirena: quei “pallini” che costituiscono la materia prima da cui si ricavano gli oggetti di plastica. Piccole e leggere vengono disperse da venti e correnti che le portano su tutte le spiagge del mondo. Sono pericolose: assorbono e rilasciano sostanze inquinanti dall'acqua di mare come i PCB; vengono ingerite dagli animali e dagli uccelli marini, entrando così nella catena alimentare; non scompaiono né si dissolvono, bensì si frammentano in pezzi sempre più piccoli a causa degli agenti atmosferici, i raggi UV e l'azione del mare.
In questo fine settimana tanti gli appuntamenti in Puglia, a partire da quello organizzato a Marina di Lesina dove, sabato 28 maggio, dalle 9.30, alla presenza del presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini, del sindaco di Lesina Pasquale Tucci e del direttore della Casa Circondariale di San Severo Giuseppe Altomare, del Coordinatore Gargano Legambiente, Gianfranco Pazienza, e di tutti i volontari, ci si occuperà della rimozione dei rifiuti spiaggiati e saranno resi noti i risultati dell’indagine Beach Litter realizzata da Legambiente per il terzo anno consecutivo, nell’ambito della campagna “Spiagge e Fondali puliti – Clean-up the Med 2016”.
Nel maggio 2016 sono state monitorate 47 spiagge italiane, con l’obiettivo di indagare quantità e tipologia di rifiuti presenti sui nostri litorali. A guidare la top ten dei rifiuti spiaggiati più trovati sono pezzi di plastica e polistirolo, cotton fioc, diretta conseguenza della scorretta abitudine di “smaltire” questi rifiuti gettandoli nel wc e dell'inefficacia degli impianti di depurazione, mozziconi di sigaretta, contenitori di plastica per bevande e reti da pesca e acquacoltura. Le aree di indagine sono prevalentemente spiagge libere non ancora pulite in vista della stagione balneare: 36 spiagge su 47 si trovano in prossimità di foci, con l’intento monitorare i rifiuti trasportati da corsi d’acqua e canali, compresi quelli provenienti dalla mancata depurazione.
In Puglia sono stati effettuati campionamenti in quattro località, per un’estensione pari a 7040 m², l’equivalente di 55 campi di beach volley: in provincia di Foggia, sulle dune costiere di Lesina e Varano, in un’area di poco superiore a mille metri quadrati, sono stati stimate 4500 bottiglie di plastica, 1500 di vetro, 20 mila resti di plastica per allevamento mitili, 80 cassette di polistirolo e tanti piccoli frammenti di plastica. In particolare, ciò accade a causa delle correnti marine superficiali che portano sin qui la spazzatura del nord Adriatico. Non solo, qui si accumula anche la spazzatura derivante dalle lavorazioni scorrette sugli impianti di mitilicoltura che difficilmente viene rimossa poiché la presenza del litorale di dune sabbiose richiede una delicata pulizia che necessita di cure particolari e ingenti risorse finanziarie. In provincia di Bari, invece, è stata campionata la spiaggia Cala Lama Monachile a Polignano a Mare; a Ginosa una spiaggia libera su iniziativa dell’amministrazione comunale mentre a Taranto, su una spiaggia del Mar Piccolo, nei pressi del Parco Cimino, è stata trovata una quantità elevata di rifiuti riconducibile al settore pesca, in particolare reti e pezzi di rete.
«Un tappeto multicolore verde, bianco, azzurro e rosa di rifiuti. È quello che si trova su molte spiagge, dove al posto delle conchiglie, a farla da padrone sono rifiuti spiaggiati, o gettati consapevolmente, come bottiglie, pezzi di polistirolo, mozziconi di sigarette, reti da pesca e frammenti di plastica – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Ciò è emerso grazie alla nostra indagine sulla “Beach Litter” che si pone l’obiettivo di indagare sulla quantità e tipologia di rifiuti presenti sulle spiagge italiane e del mediterraneo. L’indagine denuncia un fenomeno assai grave dal punto di vista ambientale, economico e turistico e l’urgenza di mettere in atto programmi concreti per la progressiva riduzione dei rifiuti in mare e nella fascia costiera, contribuendo così all’attuazione della Direttiva europea sulla Marine Strategy. L’iniziativa di “Spiagge e Fondali Puliti” apre, come ogni anno, la stagione estiva di Legambiente in difesa del mare che vedrà l’arrivo della Goletta Verde i primi di luglio e la presentazione di Guida Blu, con l’assegnazione delle vele ai Comuni costieri, il prossimo 10 giugno».
La mappa interattiva dei rifiuti, foto e infografiche spiaggia per spiaggia e il dossier su: www.legambiente.it/contenuti/dossier/beach-litter-2016
Ufficio stampa Legambiente Puglia
Elisabetta Di Zanni: 347.6645685