"Si individuino regole precise per superare la situazione di caos che va dal Gargano a Taranto"
«La bocciatura nell'ultimo Consiglio dei Ministri degli impianti eolici off shore nel Golfo di Manfredonia conferma le forti perplessità che Legambiente ha sempre avuto nei confronti di questi due progetti. Ora, per valutare i numerosi progetti di eolico off shore presentati lungo le coste pugliesi occorre fissare nuove regole. In tal senso invitiamo la Regione Puglia a sollecitare il nuovo Governo ad emanare linee guida, come fatto per l’eolico on shore, e ad individuare, di comune accordo, delle aree dove possono essere presentati i progetti» dichiara Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia.
Tutti in Classe A: 500 edifici analizzati da Bolzano a Catania. Le termografie bocciano edifici progettati da Fuksas, Portoghesi, Krier. In troppe regioni regole inadeguate e nessun controllo sulle certificazioni promosse solo Trento, Bolzano, Piemonte e Lombardia. “1000 euro di risparmio per famiglia all’anno con interventi di efficienza in edilizia. Ma servono controlli e nuove politiche per la riqualificazione dei condomini”
Le nostre case possono essere comode e sicure, ben isolate e correttamente soleggiate, oppure possono essere scomode e dispendiose, troppo calde d’estate e fredde in inverno; possono contribuire a migliorare la nostra qualità della vita o, al contrario, pesare significativamente sulla spesa familiare per raggiungere minimi livelli di benessere e contribuire enormemente all’inquinamento urbano determinato dagli impianti di riscaldamento, che per scaldare adeguatamente questi edifici colabrodo bruciano combustibili fossili. L’innovazione ambientale rappresenta, inoltre, la via più interessante e utile per risollevare il settore immobiliare e dell’edilizia nel suo complesso, grazie alle notevoli opportunità che offre anche in termini occupazionali ed economici.
Questi i presupposti dell’indagine di Legambiente Tutti in classe A, sulla qualità del patrimonio edilizio italiano, presentata oggi a Roma, dal vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini in una conferenza stampa che ha visto anche la partecipazione di Leopoldo Freyrie (Presidente CNAPPC, Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori), e Antonio Scala (Responsabile Energy Service Mass Market Enel Energia).
L’indagine ha preso in considerazione oltre 500 edifici in 47 città italiane, grazie a un team di esperti che viaggiando da nord a sud del Paese, ha fotografato con un’apparecchiatura termografica la situazione termica degli edifici confrontando le rese di costruzioni recenti, firmate anche da note archistar con palazzi costruiti nel dopoguerra e edifici dove sono stati realizzati interventi di retrofit, evidenziando come una riqualificazione energetica ben fatta possa permettere di realizzare risultati significativi di riduzione dei consumi energetici.
“In un periodo di crisi drammatica come quello che sta vivendo il mercato immobiliare italiano, la sfida di innovazione proposta dall’Unione europea va assolutamente raccolta – ha dichiarato il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini – perché attraverso la chiave dell’energia è possibile riqualificare gli edifici in cui viviamo e lavoriamo, per renderli oltre che meno energivori più belli, ospitali, salubri. E’ una opportunità che va colta fino in fondo, per arrivare ad azzerare le bollette delle famiglie, per creare lavoro in un campo ad alto tasso di occupazione e con importanti possibilità di ricerca applicata. Ma questa direzione di cambiamento responsabilizza tutti, dalla pubblica amministrazione agli imprenditori edili, dai progettisti ai cittadini. In 13 regioni
– ha continuato Zanchini – non esiste alcun tipo di controllo sui certificati di prestazione energetica degli edifici e così si calpestano i diritti dei cittadini che dovrebbero essere correttamente informati sulle prestazioni energetiche e sulla sicurezza delle loro abitazioni”.
Scendiamo in piazza perché crediamo in un futuro energetico italiano incentrato sulle fonti rinnovabili e l'efficienza nell’uso delle risorse. La rivoluzione energetica iniziata in questi anni con oltre 600mila impianti distribuiti nel nostro Paese e oltre il 30% dei fabbisogni soddisfatti non deve essere fermata. Perché oggi è possibile ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, che fanno male alla salute delle persone, danneggiano l’ambiente e aggravano la crisi economica. E perché è qui l'interesse dell'Italia e di tutti i cittadini, ma anche l’unica prospettiva di sviluppo che permette di fermare i cambiamenti climatici, ridurre la povertà e garantire la pace.
Scendiamo in piazza perché siamo a un passaggio decisivo, e dobbiamo reagire con forza a un attacco portato alle fonti rinnovabili da parte di chi vorrebbe fermarle per tenere in vita inquinanti centrali a carbone e a olio combustibile che, ennesima ingiustizia, beneficiano persino di miliardi di Euro presi in bolletta o dalla fiscalità generale.
Nuova scellerata corsa all'oro nero nei mari italiani. Paese sotto scacco delle compagnie petrolifere. Numeri e storie di una strategia energetica insensata.
È corsa all’oro nero nel mare e del sottosuolo italiano: 24mila chilometri quadrati, un’area grande come la Sardegna, è sotto scacco delle compagnie petrolifere. Un fermento all'estarzione del greggio favorito dalla scellerata strategia energetica nazionale che punta al rilancio della produzione di idrocarburi e in particolare da norme, come l’articolo 35 del decreto sviluppo, approvato il 26 giugno 2012, che hanno riaperto la strada alle attività anche nelle aree sottocosta e di maggior pregio. Un vero assalto al mare italiano, in particolare all’Adriatico centro meridionale, allo Jonio e al Canale di Sicilia dove, oltre a quelle già attive, potrebbero presto sorgere decine di altre piattaforme. Questo, nonostante i numeri dimostrino l’assoluta insensatezza di continuare a puntare sul petrolio: il mare italiano, secondo le ultime stime del ministero dello sviluppo economico, conserva come riserve certe, circa 10 milioni di tonnellate di greggio che, stando ai consumi attuali durerebbero per appena due mesi. Così, alla trasformazione energetica che negli ultimi dieci anni ha portato ad una quasi completa uscita dal petrolio dal settore elettrico, si risponde con un attacco senza precedenti alle risorse paesaggistiche e marine italiane, che favorirebbe soltanto l’interesse di pochi e sempre degli stessi: le compagnie petrolifere. Le realtà locali restano succubi di queste scelte scellerate: Regioni, Province e Comuni sono, infatti, ormai tagliate fuori dal tavolo decisionale. Il futuro, la bellezza, l’economia del nostro Paese viene svenduto per “pugno di taniche”.
10-12 maggio, solare in festa nelle piazze italiane. Visite guidate agli impianti, stand informativi, laboratori didattici e incontro con esperti del settore.
17 Paesi europei contemporaneamente, dal 1 al 19 maggio, parteciperanno agli European Solar Days, la più importante campagna di informazione per la promozione dell’energia solare sotto forma di calore (solare termico) e di elettricità (solare fotovoltaico). Sono giornate dedicate al sole, fonte rinnovabile di energia pulita,disponibile, conveniente, inesauribile e in grado di fronteggiare la sfida aimutamenti climatici.
Nella nostra Penisola le iniziative si concentreranno tra il 10 e il 12 maggio.Insieme ad Ambiente Italia saremo nelle piazze italiane per togliervi qualsiasi dubbio o curiosità sull'utilizzo dell'energia solare. Previste visite guidate agli impianti, stand informativi, laboratori didattici e incontri con esperti del settore. Scarica l'elenco degli appuntamenti
Gli European Solar Days, è una campagna di informazione pensate per promuovere l’utilizzo dell’energia solare. I Solar days si declinano in tante iniziative di piazza, l'intento è raccontare al maggior numero di persone come l'utilizzo delle fonti rinnovabili e il risparmio energetico siano oggi la più efficace ed economica risposta ai costi delle bollette, un fondamentale volano di sviluppo e di creazione di nuovi posti di lavoro, oltre che di riduzione dell'inquinamento e di importazione di combustibili fossili.