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Tra laghi e gravine: tutela integrata della biodiversità

Tra laghi e gravine: tutela integrata della biodiversità

progetto di Legambiente Puglia sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD

 

Presentato oggi a Bari il progetto di Legambiente Puglia sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD con il Bando Ambiente 2018

 Numerose azioni progettuali sono volte a rendere fruibile la Riserva naturale regionale dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore

 Legambiente Puglia: «Questo nuovo progetto mira al recupero di un prezioso ecosistema, unico in Puglia per morfologia e caratteristiche»

 

 

Un progetto triennale denominato Tra laghi e gravine: tutela integrata della biodiversità, scelto dalla Fondazione CON IL SUD per riqualificare e rendere fruibile la Riserva naturale regionale orientata dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore, con azioni di monitoraggio, prevenzione e condivisione. Tra laghi e gravine: tutela integrata della biodiversità mira a valorizzare un habitat di alto valore naturalistico caratterizzato da dieci doline carsiche (Lago di Triggianello, Lago di Montepaolo, Lago di Petrullo, Lago di Iavorra, Lago di Padula, Lago di Chienna, Lago di Sassano, Lago di San Vito, Lago di Agnano, Lago di Castiglione) e una profonda gravina che si estende fino alla costa di Mola di Bari.

Le azioni progettuali sono state illustrate oggi a Bari nella sala stampa della Presidenza della Regione Puglia, alla presenza di Alfonso Pisicchio, assessore alla Tutela del Paesaggio, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, Pasquale Loiacono, sindaco di Conversano, e del prof. Luigi Pennetta, Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Tra laghi e gravine: tutela integrata della biodiversità, progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD con il Bando Ambiente 2018, muove dalla sinergia di un’ampia rete di partner (Environmental Surveys, Anas Puglia, Legambiente Abron, Itaca Cooperativa Sociale) di cui capofila è Legambiente Puglia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari. Tre parole chiave – valorizzazione, conservazione e riscoperta – accompagnano attività molteplici ad ampio raggio, tra cui la creazione di un sistema di approvvigionamento idrico per la salvaguardia dei laghi; il rilevamento e la riproduzione in 3D delle grotte della gravina per consentirne una esplorazione a 360 gradi; il monitoraggio dei chirotteri per la verifica della qualità dell'aria; workshop e laboratori didattici per la prevenzione di illegalità ambientali; attività di animazione per la promozione del patrimonio ecologico della riserva. Tutto questo è affiancato da un numero WhatsApp (328 5472491) che i fruitori della riserva sono chiamati a contattare per segnalare - in tempo reale - gli illeciti che ne danneggiano l’integrità.

«Questo nuovo progetto mira al recupero di un prezioso ecosistema, unico in Puglia per morfologia e caratteristiche – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Le attività previste sono ampiamente diversificate, dall’approvvigionamento dell’acqua, alla riproduzione in 3D delle grotte della gravina, all’animazione ed educazione ambientale in loco, affinché l’unicità del luogo sia fruibile a tutti. Le riserve naturali sono zone umide da tutelare necessariamente. Tuttavia, come ribadiamo da anni, occorre creare un sistema delle aree protette regionali per valorizzare nel concreto il nostro patrimonio naturalistico, aggiornando in particolare la legge regionale n. 19 del 1997 sulle aree protette, per migliorarne la gestione e adeguare i principi inerenti alla tutela della biodiversità».

Le attività previste saranno mirate a riqualificare 12.000 mq della riserva, una zona umida che accoglie un’ampia vegetazione e numerose specie animali protette (Triturus italicus, Bufo viridis viridis, Natrix natrix), minacciati purtroppo dal prosciugamento estivo delle acque, dall’assenza di fonti dirette di approvvigionamento idrico e dall’accumulo ricorrente di rifiuti abbandonati. La biodiversità è legata soprattutto agli specchi d’acqua che si originano nelle doline, contraddistinti da pozzi di raccolta delle acque profondi circa 12 metri.

«Sono molto soddisfatto di questo progetto che, ancora una volta, dimostra quanto sia per noi importante tutelare e valorizzare le nostre aree naturali protette, nel solco di una pianificazione che deve sempre più tendere alla reale fruizione delle nostre immense risorse naturali e paesaggistiche, spesso poco conosciute – ha dichiarato l’assessore regionale alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio – La Riserva naturale dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore è un paesaggio spesso pubblicizzato sulle riviste e sui siti specializzati in turismo per il suo scenario unico: doline carsiche, aree boschive e pascoli, seminativi e oliveti, muretti a secco. Ringrazio per questo il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, con il quale spesso ci confrontiamo sui temi del paesaggio e della tutela ambientale, ma ringrazio anche Fondazione CON IL SUD, che nella sua variegata mission sociale e non profit ha anche a cuore progetti tesi alla tutela e valorizzazione dei beni comuni».