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Ipotesi di una nuova discarica nell’area di Grottelline a Spinazzola

Legambiente Puglia: «Si valuti una soluzione alternativa che non violenti una zona di eccezionale valore storico e naturalistico»

discarica

Legambiente Puglia esprime tutta la sua perplessità in seguito all’ipotesi di costruire una nuova discarica in località le “Grottelline”, scavo archeologico risalente a circa 8 mila anni fa, sito in agro di Spinazzola, nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.  

«È impensabile che in un’area di pregio storico come quella di Grottelline possa sorgere una discarica di rifiuti. Basti pensare alla rarità dei reperti trovati che confermano l’importanza di questo sito in tempi passati. Anche le stesse abitazioni rupestri scoperte, risalenti a quasi 10 mila anni fa, sono una rarità perché nella maggior parte dei casi sono state distrutte dagli aratri. Non solo la presenza di grotte, di una chiesa rupestre e dell’intero sito del Neolitico, ma pure la presenza di un problema idrogeologico rende l’area estremamente delicata. A ciò si aggiunge la sua prossimità a costruzioni storiche importanti come il Castello di Garagnone. In virtù di ciò è necessario tutelare un luogo che pure, in seguito al nascere spontaneo di una fitta vegetazione acquatica, nasconde ora una ricca biodiversitàChiediamo alla Regione Puglia di spiegare secondo quali criteri di localizzazione e con quale iter di selezione sia stato individuato questo nuovo sito di smaltimento dei rifiuti. Sarebbe opportuno trovarne uno alternativo che risponda a migliori standard per localizzare impianti per l'interramento dei rifiuti». È questo il commento di Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente, in visita a le ‘Grottelline’ proprio nei giorni scorsi, e Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.

Insediamento rupestre in località “Grottelline” – Spinazzola (BT)

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