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Area marina protetta di Torre Calderina: arriva il primo ok della Camera

Legambiente: «Ora la responsabilità passa agli Enti locali» 

torre calderina

«Legambiente guarda con entusiasmo a quel brano della Legge di stabilità approvata oggi dalla Camera con cui la zona di mare prospiciente Torre Calderina è stata inclusa tra le “aree di reperimento”, cioè fra quegli specchi d’acqua dove potenzialmente può essere istituita un’area marina protetta. È il primo passo verso la costituzione del Parco rurale-costiero di Torre Calderina: un progetto su cui stiamo lavorando da anni, che non si occupa soltanto dell’ambiente marino, ma prevede anche la tutela e la valorizzazione dell’unica fascia di costa nel nord-barese rimasta quasi immune da quei processi di cementificazione selvaggia che hanno compromesso molti litorali del nostro Paese».

Commentano così Francesco Tarantini e Vanna Grillo, rispettivamente Presidente di Legambiente Puglia e Presidente del Circolo Legambiente di Molfetta, l’emendamento inserito dalla Commissione Bilancio che dà avvio al processo istitutivo di due nuove aree marine protette: quella di Ripalta - Torre Calderina (tra Bisceglie e Molfetta) e quella di Capo Milazzo (in Sicilia).

«Questo provvedimento arriva al momento giusto: il piano paesaggistico adottato ad agosto dalla Regione Puglia avrebbe consentito di riqualificare e valorizzare soltanto la parte a terra di quest’area che – va ricordato – già oggi è tutelata da una serie di vincoli paesaggistici e ambientali; adesso ci sono gli strumenti per intervenire anche nella parte a mare. In questo modo Stato e Regione hanno creato i presupposti giusti per definire un sistema di azioni complementari che parte dalle preziose praterie sottomarine di posidonia e finisce in quegli uliveti che già oggi sono un’oasi avifaunistica» spiega Domenico Delle Foglie, Responsabile Paesaggio per Legambiente Puglia.

Legambiente, che è da sempre impegnata nella salvaguardia dei territori della nostra regione, si augura che da questo momento tutti – e soprattutto gli enti locali, cui è assegnata una grande responsabilità nella definizione delle scelte di dettaglio – comprendano la necessità di “fare squadra” per poter portare a compimento questo ambizioso programma.

  

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